Ed eccomi qua, beh ciao gente io sono Giovanna, ho 14 anni. Il mio incubo ? Beh sinceramente è iniziato a tre anni. Avete presente gli ospedali ? Oppure le gonnelline a frufru, i sorrisetti e le prime amichette all'asilo ? Dimenticateveli, io ero lì in una stanza d'ospedale. Essì signori miei ero in un ospedale. I dolori alle gambe mi assalivano. Verso i cinque anni ebbi tre amiche francesca, poi c'era una che si chiamava come una principessa e un'altra non mi ricordo i nomi.
Mi ricordo di quando giocavamo con i serpenti che si dovevano costruire. Bei tempi quelli, ci scambiavamo lo zaino con il cuore delle barbie per i vestitini. Era una cosa stupenda. Poi arrivò la prima elementare. Un incubo tutto i cinque anni ero presa di mira da un bulletto. Ed ero inoltre sola, niente amici, niente di niente solo visite dalla psicologa e negli ospedali. L'unico mio vero amico è stato mio cugino. Con lui cantavo, ridevo e scherzavo.
Avevo otto anni quando con lui ho scoperto la musica, avevo otto anni quando ero una bambina con la parlantina che faceva amicizia in ogni ospedale e pesava cinquanta kg, avevo otto anni quando ero tonda e coccolosha*-*
Poi ? Poi tutto cambiò. Arrivò la prima media,
insieme alla mia migliore amica - la prima - Si chiamava elisa. Elisa era bella, elisa l'avevo conosciuta a sassari. Elisa era diversa. Elisa aveva sedici anni lei era tipo come me. Finsi di dormire il giorno e poi diventammo grandi amiche. Lei abitava li quindi io la sentivo tramite msn .. e poi ? Poi arrivo Giuseppe - e io rimanevo senza amici reali solo lei che era il mio filo - Di giuseppe fu amore a prima vista - tramite pc ebbene si - lui era dolce, bello, intelligente, con occhi dolci e biondo. Insomma un principe azzurro. Fu il mio primo amore. Mi ricordo quante volte piansi per lui, e mi ricordo come cambiò tutto fra me e lei. Lei era gelosa, si inventava balle su di lui proprio per farmi smettere di parlarci e tutto. E alla fine? Lei, lei mi insultava poi tornava, lei mi feriva tanto da lasciare il segno finché non ebbi la privazione di sentirla da mia mamma - ma la continuai a sentire di nascosto - e lui ? Beh gente da questo dieci gennaio giuseppe non esiste era invece una ragazza stupenda che non voleva farmi male ma piuttosto al tempo era piccola e pum. continuando con la vicenda 12 anni. Rinchiusa al gaslini dove non cavano piede dei mie dolori. Affianco a me valentina, bella magrissima e anoressica. Ero più magra di lei, 31 kg. Non mangiavo più, bevevo poco e passavo tutto il tempo con lei che mi fissava sempre di più male a distanza di due anni ci penso e ho paura. Penso spesso e se fosse morta ? Valentina era un'anoressica nervosa. Vomitava e si rifiutava di mangiare e io ? Io non volevo più niente, io la invidiavo mi sembrava sempre più magra di me, sempre più bella. Ebbene si compromisi il mio metabolismo - e per poco non compromettevo il ciclo da cui se non l'avessi avuto non avrei la possibilità di avere figli -
Ora questo piccolo metabolismo ha il problema di mangiare mangiare e mangiare e tata dove sparisce il grasso ? Non c'è scompare. Puff una sorta di magia. Guarisco da quell'anoressia - che poi mi avevano costretta e io degli ospedali ne avevo le scatole piene - Mi danno una puntura e dopo i mesi di sedia a rotella - ah si mi sono dimenticata in prima media oltre a riessere presa in giro ed essere stata picchiata da un bulletto mi sono bloccata non camminavo più quindi sedia a rotelle - Sfortunatamente il sogno finisce. Quell'estate comunque ci fu il mio primo vero ragazzo dopo essere stata "lasciata" da giuseppe. Mi ricordo ancora le lacrime mentre ricevevo quel bacio di cui non provavo niente. Ma comunque queste sono particolari che non centrano. fu così fino alla terza media dove poi mi diagnosticarono un tumore al midollo e una sclerosi multipla.
ripresi a camminare ma ormai dopo la fine dell'esame ero sola. Presa in giro troppe volte mi richiusi in un riccio non riuscivo a parlare ect.
conobbi così una ragazza che scriveva con me in una vecchia pagina, questa ragazza si chiama silvia ed ora mi ha abbandonata alla mia triste sorte dopo aver saputo che mi piaceva un casino e che mi volevo mettere a un certo punto con le. Se ne scappo diciamo perché aveva paura di me. Verso i tredici anni - dagli undici in cui cominciai a scrivere libri ect - pubblicai il mio primo libro e il 6 ottobre aprii la mia vera e propria pagina di nome G i ò . di cui anche se scrivo cose schifose ne vado fiera .Arriva la verità di giuseppe rivelandosi così la mia amata giusy, la ragazza che ora amo. Con lei attraversai moltissime cose prima di poterci parlare di nuovo. Ebbene si verso febbraio mia madre sconvolse tutto mi impedi di nuovo di parlare con elisa e sapendo che mi piaceva giusy mi impedì di parlare con lei così .. parlammo sia io che lei con mia madre finché non ci diede il permesso di parlare. Presto dopo la scomparsa di giuseppe cercai in mille modi di suicidarmi ma non ne avevo coraggio. Ovviamente le poche persone a saperlo erano giusy e la mia famigliola virtuale fatta di scrittrici come me. ( che poi scrittrici non siamo ). Poi ? Poi ricominciai in quello specchio a risentirmi grassa a voler smettere di mangiare. Provai per alcuni giorni. Mangiai tutti e tre i pasti prendendo solo 750 kcal e cercandone di bruciare di più per poi fermarmi perché ero troppo stanca. Oggi posso dire che sono fiera di quel che sono, perché sono diventata me. Una depressa cronica senza amici reali certo, ma sono io quella stupida che a volte prende le redini e cerca di uscire con un colpo di testa da quella malattia e cercando di far uscire gli altri. Cercando di essere cosciente ma pur sapendo che anche se sale in un palchetto a dichiarare che cos'è l'anoressia, come si entra e combattere per questo problema pur sapendo che c'è dentro, a sostenere una parlata in inglese con le prof per cercare di esprimermi - perché dovete sapere che io non credo a ciò che scrivono che siamo pazza. - e cercando di far capire che non siamo pazze. Sono io quella che sa che comunque resterà dentro questo problema e sa anche che nonostante tutto ci vuole la nostra volontà. E sono io quella stupida che ancora ricorda di quando suo padre a dodici anni ha picchiato lei e sua madre, sono io quella che ha la forza oggi di scrivere la sua vita qua. e sono sempre io che dalla vita non ha ricevuto niente come molte di noi che ora vive si ma grazie a lei, alla scrittura e a tutte queste persone che sono come me, che mi capiscono, che ci capiscono. Eccomi qua io sono giò la mia storia è questa, quella di una stupida ragazzina che poi dicono che non è grassa ma che comunque con un colpo di testa stasera vuole aiutare le altre sapendo che domani rivorrà morire e tutto.